Oramai è chiaro, gli italiani saranno chiusi a casa fino a metà aprile e dopo, ma perché il governo Conte sta zitto e non parla? E dov’è la verità? Ecco tutto quello che è stato detto e scritto sulla situazione chiusure e riaperture
Italiani chiusi in casa fino a quando? Il governo nel suo ultimo intervento non è stato chiaro al riguardo, ma intanto manda segnali attraverso i suoi ministri e le comunità scientifiche. La verità è che, fino a questo momento, gli italiani brancolano nel buio e non sanno cosa succederà, non hanno capito che dovranno continuare a vivere con le mascherine fino a Pasqua e anche dopo.
Intanto, il ministro Boccia litiga con la regione più colpita dal virus, ossia la Lombardia. I sindaci attaccano il governo sugli aiuti alimentari insufficienti e la povertà nel paese aumenta in modo preoccupante.
Nonostante tutto questo sono molti gli articoli e le dichiarazioni che ci fanno capire che il 3 aprile nessuno riaprirà. Tuttavia il governo ancora non ne parla, che aspetta? Dai politici agli scienziati fino ad arrivare alla situazione economica. Ecco tutte le ultime notizie uscite sul covid-19, una raccolta dell’ultima ora su come siamo messi attualmente in Italia.
Brusaferro ISS, italiani chiusi in casa fino a Pasqua ma la vita non tornerà come prima
Sulla probabile proroga dei decreti che costringono gli italiani a restare a casa, è intervenuto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro.
Egli, in un’intervista a Repubblica, ha affermato: “c’è un rallentamento dei contagi, non ci sono ancora segnali di discesa ma va meglio. Le misure restrittive adottate stanno dando i loro effetti. Per questo motivo proseguiremo fino a Pasqua e poi in base ai dati decideremo come procedere. Più preciso di così non posso essere perché bisogna sempre valutare l’evoluzione della pandemia, in ogni caso la decisione non spetta a me”.
Dunque Brusaferro considera già certo che gli italiani resteranno a casa almeno fino a Pasqua, nonostante il governo non si sia ancora pronunciato al riguardo. Per il futuro invece sostiene che “bisognerà capire quali forme di apertura garantiscono che la curva non torni a crescere, ma di certo saranno graduali”.
Il ministro Boccia, le misure di restrizione vanno allungate oltre il 3 aprile
Anche il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, come riporta il sito rainews.it, ha detto che le restrizioni saranno allungate oltre il 3 aprile.
Queste le sue dichiarazioni rilasciate in un’intervista ai microfoni di Sky TG 24: “ i tempi precisi li deciderà il consiglio dei ministri in base ad un’istruttoria della comunità scientifica. Parlare di riapertura è irresponsabile, tutti vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta”.
Quindi, il ministro ipotizza tempi ancora lunghi prima delle ripresa e in un passaggio seguente dell’intervista attacca le regioni e in particolare la Lombardia, polemiche sulla mancanza di mascherine e ventilatori. Lo fa usando queste parole: “Se l’autonomia è sussidiarietà è un conto, se l’autonomia è fare da soli perché si pensa di fare meglio la risposta è ‘no perché crolli’. Nessuna regione ce l’avrebbe fatta da sola, sarebbero crollate tutte”.
Il ministro Speranza, misure prorogate sicuramente oltre il 3 aprile
Dello stesso tipo le dichiarazione fatte, nella trasmissione Che tempo che fa su Raidue, dal Ministro della salute Roberto Speranza.
Parlando con Fabio Fazio, il ministro ha detto: “le misure in scadenza il 3 aprile verranno sicuramente prorogate e ci sarà bisogno di un sacrificio, che penso non sarà brevissimo. Siamo ancora nel pieno di questa crisi e non bisogna farsi illusioni. Ci sarà una riunione del comitato tecnico scientifico e valuteremo come procedere, ci sono segnali positivi, ma i tempi vanno valutati con attenzione, perché sbagliarli significherebbe bruciare quanto ottenuto fino ad ora”.
Il virologo Pregliasco, bisogna insistere con l’isolamento sociale
Anche il virologo Fabrizio Pregliasco, come riporta il sito ansa.it, conferma che le misure costringeranno gli italiani a restare a casa ancora.
Pregliasco, in riferimento ai dati forniti dell’Università di Milano, ha detto: “possiamo parlare di segnali positivi, che confermano la necessità di continuare ad insistere con le rigorose misure di isolamento sociale in atto. La speranza è di riuscire a migliorare il controllo, per impedire che i focolai possano espandersi anche al centro sud. Queste regioni necessitano di implementare le dotazioni di dispositivi di protezione”.
Insomma, anche il virologo lascia intendere che non ci sono alternative alla prosecuzione delle restrizioni fino a Pasqua, se non oltre per contenere il virus.
Renzi, pensiamo a come riaprire le imprese ad aprile
L’unica voce fuori dal coro, fra gli esponenti politici che sostengono il governo, è quella di Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva, come riporta il corriere.it, sostiene che le imprese andrebbero riaperte ad aprile.
Anche in questo caso però non sostiene di farlo subito, ma di “iniziare a pensare adesso a come riaprire. Perché se non ci pensiamo oggi arriviamo in ritardo all’appuntamento con l’emergenza economica. Facciamo a tutti i tamponi e pensiamo a come ripartire, perché con il coronavirus ci dovremo convivere”.
Tuttavia, nonostante le dichiarazioni, Renzi non ha fatto chiarezza sui tempi di ripresa della vita lavorativa italiana. Inoltre, praticamente tutti gli altri esponenti della maggioranza di governo si sono detti in disaccordo con questa proposta, perché non terrebbe conto dell’emergenza sanitaria ancora in corso.
Conte pensa di dire agli italiani fino a quando resteranno a casa?
Alla luce di tutto questo, il premier Conte quando pensa di dire agli italiani fino a quando resteranno chiusi a casa?
Ad oggi lo manda a dire tramite ministri ed esperti della salute, ma sarebbe giusto fare chiarezza anche da parte sua, in prima persona. L’Italia non ha bisogno di polemiche politiche o lotte di potere, gli italiani hanno bisogno di sapere quando e come torneranno a vivere e lavorare.
E’ il caso che il presidente non perda tempo e faccia chiarezza al più presto, perché altrimenti oltre a quelle sociali saranno terribili anche le conseguenze economiche.
Vedi anche: Il governo non è chiaro a rischio la salute degli italiani