E’ l’unico oggetto a cui gli adolescenti non potrebbero mai rinunciare. Da quest’anno, però, il telefonino rischia di scomparire dalle loro mani, per lo meno a scuola. Il Garante della Privacy, infatti, per contrastare l’uso del cellulare da parte degli studenti per filmare e riprendere episodi di violenza e bullismo o di vita scolastica “rubata” – poi messi disinvoltamente in rete – indica adesso, in un volumetto dal titolo “La privacy fra i banchi di scuola”, le linee guida sul trattamento dei dati in classe
Le sue disposizioni dettano che il telefonino possa essere usato in aula ma ad una condizione: il divieto di pubblicare immagini altrui su YouTube o Facebook senza prima aver ottenuto il consenso dei soggetti coinvolti. Sì dunque al cellulare per “usi personali”: registrare o filmare una lezione, fare una foto ricordo (con il loro consenso) ai compagni, riprendere la festa dell’anniversario dell’Istituto, ma niente di più. Praticamente un’utopia, perché nella realtà – si lamentano gli insegnanti – controllare che i cellulari degli adolescenti vengano usati solo per questi scopi è impossibile. Così, visto che il Garante lascia agli istituti la facoltà di inibire l’impiego delle tecnologie e, considerati i tanti rischi, molte scuole superiori hanno già deciso di impedire l’uso dei telefonini in classe. L’ultima circolare, fra le tante, è del Liceo scientifico Einstein di Milano che vieta l’utilizzo del cellulare durante le lezioni e minaccia sanzioni per gli studenti nel caso in cui “immagini suoni o filmati fossero divulgati in qualsiasi forma, ivi compresa la pubblicazione su internet, senza il preventivo consenso scritto di tutte le persone ritratte”. Per i ragazzi che non osserveranno questa norma la circolare arriva a prospettare “la denuncia alla Polizia Postale e il pagamento di una sanzione che va da 3 a 30mila euro”. Insomma c’è poco da scherzare e dopo i tanti casi di cronaca – il più grave quello del giovane down picchiato e filmato in un istituto di Torino nel 2006 – molte scuole, adesso, hanno deciso di adottare la linea dura.
Vedi anche: Adolescenti vestiti firmati si o no
di Paola Benedetta Manca
29 settembre 2010
sono d’accordo. I cellulari non devono entrare in classe. Oramai le persone non sanno vivere senza,, bisogna invece saper ascoltare, seguire, concentrarsi, guardare negli occhi le persone, conoscere “dal vivo” .