L’assicurazione sociale per l’impiego sostituirà le attuali indennità di mobilità e, comunque, ingloberà tutto ciò che non è cassa integrazione. È questo l’impianto dei nuovi ammortizzatori sociali che il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ha illustrato alle parti sociali annunciando che quella appena iniziata è “la settimana decisiva per la definizione dell’accordo” sulla riforma del mercato del lavoro: si chiude entro il 23 marzo. Frena la leader della Cgil che, al termine dell’incontro ha affermato: “Il dato di oggi è che abbiamo fatto un passo indietro”.
Susanna Camusso ha spiegato che il passo indietro deriva “dal fatto che il governo ha avanzato una proposta di accelerazione del nuovo sistema per sostituire la mobilità con la disoccupazione”. Per la leader della Cgil questo vuol dire che “una parte consistente dei lavoratori avrebbe una riduzione delle coperture nel tempo e nessun vantaggio per l’indennità economica”.
Anche il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, si è detto “preoccupatissimo” sulla mobilità . Bonanni ha messo in luce che “con l’innalzamento così alto dell’età pensionabile e con la crisi galoppante, quello che dice il ministro significa una ecatombe. Sarebbe un disastro”. “Chiediamo al governo di tornare indietro su questo”. Bonanni dice “no ad accorciare i tempi della copertura e l’indennità . Spero che il Governo cambi posizione su questo aspetto e completi la riforma che deve avere un senso”.
Fonte Tmnews