L’accordo di qualche mese fa che, di fatto aveva aperto la via della separazione consensuale tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi, sembra già essere naufragato.
Non è chiaro cosa di nuovo sia intervenuto perché la ex signora Berlusconi, abbia rigettato l’accordo. Da indiscrezioni, comunque sembra che questo rifiuto abbia già avuto pesanti conseguenze in quanto il giudice le ha ridotto l’importo dell’assegno mensile di 300 mila euro e le ha tolto l’usufrutto della villa di Macherio
Immediato il ricorso della signora Veronica che ha praticamente chiuso la possibilità di una separazione consensuale per cui, si andrà per vie giudiziali. Ciò significherà tempi lunghi ed ulteriori tensioni. Non è escluso infatti che si assisterà all’utilizzo delle memorie di entrambi, documenti al fulmicotone che rischiano di scatenare nuove bufere e nei quali sono contenute le reciproche accuse di tradimento. Ricordiamo che tutta questa storia ha avuto inizio con lo scandalo Noemi e la candidatura alle elezioni di ogni velina che in un modo o nell’altro si avvicinava al premier. Fu la stessa Lario, in una comunicazione alla stampa a definirsi, insieme ai suoi figli, “vittima di una situazione non più sostenibile”, denunciando apertamente, il «ciarpame politico» delle candidate-veline e lo scandalo Noemi.
L’importanza di villa Macherio è enorme per tutti e due i contendenti, intanto il valore della villa è di 78 milioni di euro, e, comunque nell’accordo consensuale, la villa sarebbe stata data in usufrutto alla signora Veronica ma, sarebbe rimasta di proprietà del premier. Solo il mantenimento della villa negli ultimi 10 anni è costato oltre 20 milioni di euro.
Oltre alla villa, sul tavolo delle trattative, c’è ancora la faccenda irrisolta dell’inserimento dei tre figli nati da questo matrimonio, all’interno della galassia Fininvest, ognuno dei quali, al momento, possiede circa il 7,5% della proprietà.
Vedi anche: Berlusconi
23 agosto 2010