Oltre a Monti e Berlusconi, un personaggio che gode di una sovraesposizione mediatica, e non solo per questioni contingenti, è Belen Rodriguez.
La giovane showgirl argentina, incinta e a pochi mesi dalla nascita del suo primo genito Santiago, si è confessata, “Urbi et Orbi”, al popolo “gossipparo” in televisione e, per chi l’avesse mancata, non ha trascurato di rilasciare un’intervista a un settimanale del settore, dove ha più o meno ripetuto le stesse cose.
Di argomenti da rivelare, per mantenere l’attenzione desta sul suo personaggio pubblico, ce ne sono e se non ci fossero ci pensano le circostanze a crearli, come ad esempio l’arresto del suo ex Fabrizio Corona, del quale, era impossibile non parlare, era scontato.
Il mondo è perciò venuto a conoscenza di fatti inattesi, come ad esempio il tentativo di Silvio Berlusconi di avere da parte della signorina in questione un’intima dazione. Ma, con estrema raffinatezza, la Rodriguez, rispondendo alla sua interlocutrice, ha fieramente detto: “non glielo mai data“. Motivo per cui, il nostro eminente imprenditore e politico, la considera un’oca.
Oggi sappiamo anche che Belen Rodriguez sta vivendo un rapporto d’amore, con Stefano De Martino, profondo e diverso. Che l’ha profondamente cambiata. Oggi si sente più tranquilla, non più sballottata come “una pallina di ping pong da un luogo all’altro, in posti che non mi appartenevano. Non avevo il tempo di fermarmi a pensare. La mia realtà era piena di fumo”. Non ben specificando a quale fumo faccia riferimento.
Ma il momento di grande giornalismo che rasenta la commozione è quando la signorina Rodriguez confessa di aver conosciuto la depressione: “Con Stefano la vita è diventata anche più piatta, più lineare, meno movimentata, meno ricca di colpi di scena. E lì che scatta il senso di vuoto, perché tu fino a quel momento eri abituata a viaggiare sulle montagne russe.
Lui era via per lavoro, mia sorella se ne era andata, le amiche del casino non c’erano perché ero incinta e non avevo voglia di uscire. Così mi trovavo sola e dicevo: “Oddio e adesso?”. Mi sono sentita male. Quell’adrenalina era una droga, un’adrenalina malata, da cui mi sono dovuta disintossicare. Perché quella che avevo vissuto non era vita vera. Ho ritrovato piano piano me stessa. Forse questo significa diventare una donna”.
Vogliamo evitare facile populismo e demagogia, siamo sicuri però che ci sono almeno 8 milioni d’italiani che hanno argomenti più seri per deprimersi.
La speranza è che la gravidanza, il diventare madre, la tenga per qualche tempo occupata su qualcosa di più serio e magari anche lontana dai media (ma certamente saranno loro a cercarla) e, che quando sarà il momento, ritorni tra noi, più saggia e trasformata in una donna vera, a rivelarci, questo sì che forse potrà commuoverci, quanta gioia ha provato a tenere tra le braccia una nuova vita.
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