Riapertura scuola 2020: dalle mascherine ai banchi, ecco le ultime notizie.
In quasi tutte le regioni italiane le scuole riapriranno il 14 settembre. Come si rientrerà a scuola e quali sono le norme per evitare il diffondersi del contagio? Quando e come insegnanti e studenti dovranno indossare la mascherina, e quali dichiarazioni ha fatto il Cts a riguardo?
Riapertura scuola, non solo banchi e mascherine: tutto le ultime news
Ormai ci siamo, mancano poche settimane alla riapertura delle scuole, e in tanti si domandano come ci si dovrà comportare in questo inizio di anno scolastico particolare e difficile.
Si è concluso l’incontro tra la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina e il Comitato tecnico scientifico (Cts) sulle regole da seguire per il rientro a scuola e a breve sarà pubblico un documento con tutte le linee guida. Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, ha annunciato che saranno disponibili 11 milioni di mascherine gratuite al giorno destinate a studenti, insegnanti e operatori scolastici È stato approvato anche il protocollo di sicurezza per le scuole da 0 a 6 anni ed è stata fatta chiarezza riguardo ai banchi monoposto.
Riapertura scuola: come si rientrerà in classe?
L’anno scolastico 2020/21 sarà ben diverso dagli altri, questo ormai è chiaro. Per evitare contagi dovranno assolutamente essere rispettate le distanze di sicurezza, l’ingresso e l’uscita dagli istituti scolastici saranno scaglionati e non si potrà entrare a scuola con una temperatura superiore ai 37°C. La temperatura non verrà misurata all’ingresso ma sarà cura di ciascuno evitare attentamente di andare in classe avendo febbre o sintomi respiratori.
Riapertura scuola: le mascherine
È stato confermato che l’uso delle mascherine sarà obbligatorio solo nel caso in cui non sia possibile garantire il distanziamento sociale, come nel caso di aule molto piccole o prive di banchi monoposto. Le mascherine saranno obbligatorie dai 6 anni in su
Il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri ha assicurato che verranno distruibuiti 11 milioni di mascherine gratuite al giorno e 170mila litri di gel igienizzante alla settimana
Riapertura scuola: i banchi
Per garantire il distanziamento sociale è previsto l’arrivo nelle scuole di nuovi banchi monoposto. La distribuzione di questi banchi avrà inizio l’8 settembre e andrà avanti per tutto il mese di ottobre.
Il criterio per l’assegnazione dei banchi è relativo ai rischi di contagio: più il rischio è alto, prima verranno forniti i banchi.
I banchi nuovi saranno forniti da 11 aziende e sono previste sanzioni per le imprese vincitrici della gara che dovessero tardare sui tempi di consegna.
Riapertura scuola: la gestione di eventuali casi positivi
Sicuramente capiterà che con il rientro a scuola ci sia qualche caso di positività al virus. Dunque si è parlato anche di questo e di come comportarsi in questi casi.
Per impedire la diffusione del virus si prevede la chiusura temporanea degli istituti dove dovessero esserci casi di alunni o insegnanti positivi al Covid-19.
Nella gestione di eventuali casi positivi saranno comunque coinvolte le autorità sanitarie locali, verrà esaminato di volta in volta il contesto e deciso il da farsi. In certi casi potrebbe essere messa in quarantena la classe senza chiudere l’istituto.
In caso di quarantena di una classe o di chiusura dell’intero istituto, partiranno poi le lezioni telematiche.
Sono stati poi rassicurati i presidi: non avranno infatti responsabilità penale in caso di contagio in classe.
Riapertura scuola: le dichiarazioni del Cts
Queste saranno, in linea di massima, le regole. Ma si è parlato anche di deroghe. Il Cts ha precisato che le deroghe probabilmente ci saranno, ma saranno pochissime.
«Sulle deroghe si è fatta molta confusione. Funzionerà che verranno valutate di volta in volta dal Cts sulla base di richieste bene argomentate. Autorizzeremo situazioni transitorie, non generalizzate, caso per caso. Avranno la durata di giorni, ore. No all’andazzo all’italiana. Non vale la regola del “per sempre”. Nell’ultimo verbale del comitato lo abbiamo chiarito questo punto. Immaginiamo delle circostanze particolari che potrebbero portarci all’eccezione. Ad esempio la presenza nella scuola di portatori di handicap, oppure la necessità da parte dell’istituto di trovare spazi alternativi e soprattutto di renderli idonei all’attività didattica. I ragazzi non possono essere messi in biblioteche o altre strutture prive di servizi».
Così dichiara Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico (Cts). E aggiunge:
«I principi cardine sui quali è basata l’offensiva anti Covid devono restare inalterati. Il distanziamento deve essere di almeno un metro. C’è un dato consolidato della comunità scientifica internazionale. Un momento di aggregazione non controllato, e la scuola è il momento di aggregazione per eccellenza, può spostare l’indice di moltiplicazione del virus, l’ormai noto Rt, di alcuni decimali. Se questo valore è ipotizziamo di 0,3 allora si può stare relativamente tranquilli, ma se oscilla attorno a 1 e oltre, il rischio comincia ad essere importante. L’Rt italiano almeno nell’ultimo rapporto di monitoraggio era proprio attorno all’unità».
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