Partiti in Italia nel 2018: impossibile contarli tutti, complicato seguire nascite, cambiamenti, alleanze. L’atlante della politica in vista delle elezioni 2018
Conoscete tutti i partiti in Italia nel 2018? Sapete quante formazioni ci sono, con chi si alleeranno alle elezioni 2018, chi sono i loro leader? Vi serve un atlante della politica italiana per sapervi un minimo orientare prima del voto 2018? Cerchiamo di aiutarvi.
Pd (e i suoi derivati)
Partiamo dai partiti maggiori. Il Pd ha retto il governo con gli ultimi tre presidenti ma ha anche subito numerose dipartite e abbandoni, scissioni, fughe. Nel corso della legislatura hanno lasciato il Pd:
- Pippo Civati che ha fondato Possibile;
- Bersani, D’Alema, Speranza, Epifani che hanno fondato Articolo Uno.
- Stefano Fassina, già creatore di Futuro a sinistra, passato poi a Sinistra Italiana, partito nato a inizio 2017 con segretario Nicola Fratoianni, che raduna appunto i seguaci di Fassina e gli ex Sinistra ecologia e liberà (partito che fu di Niki Vendola).
Queste tre sigle ora hanno creato Liberi e Uguali che si avvia ad essere la seconda formazione per importanza elettorale della sinistra italiana.
Vedi anche: Economia italiana, i cinque fronti caldi del 2018.
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