Nel giorno in cui proprio da esponenti di primo piano dell’esecutivo come Corrado Passera e Elsa Fornero, arriva l’allarme sulla “tenuta del paese” e su alcune riforme definite “troppo dure”, Mario Monti tributa il suo riconoscimento al Capo dell Stato nel sesto anniversario della sua elezione al Quirinale e assicura che porterà a termine il compito che gli è stato affidato.
“Per il Governo, e per me personalmente – scrive Monti al Presidente Giorgio Napolitano – Lei rappresenta un punto di riferimento sicuro, una fonte di ispirazione che ci permette di impegnarci con determinazione nella realizzazione del mandato che Lei ci ha affidato. Il Paese sta attraversando una fase difficile della sua storia – riconosce il premier – ma, come Lei ama dire, l’Italia ce la farà perché è proprio nei momenti di difficoltà che emerge lo spirito di una nazione forte e capace di guardare lontano”. Se Monti è determinato a traghettare il Paese al 2013, nel Popolo della libertà c’è chi continua a chiedere una fine anticipata dell’esperienza Monti. Da Fabrizio Cicchitto è arrivato un ‘niet’ alla riforma della pubblica amministrazione e, sia Lupi che Crosetto hanno manifestato il loro disappunto. Fa il pompiere Gaetano Quagliariello. “Se iniziative improvvide portassero l’Italia sull’orlo del baratro, quel beneficio che sicuramente si otterrebbe in termini di consenso verrebbe presto smarrito”, ha avvertito.
Quanto al Pd, riguardo al dibattito interno del Pdl: “E’ una riflessione che stanno facendo loro. Io mi auguro che i loro problemi non si scarichino sull’Italia”, ha detto Pier Luigi Bersani che è tornato a rivendicare il diritto di incalzare l’esecutivo.
“Certamente noi siamo leali verso il governo, chiediamo che ci si ascolti”, ha ribadito. Per esempio, “ho detto che serve un provvedimento per le imprese, equità per le imprese. E, francamente, non capisco questi ritardi””. Non prevede scossoni Pier Ferdinando Casini. “Sono convinto che ci sono forze responsabili all’interno del Pdl che non sono assolutamente intenzionate a portare l’Italia sul baratro o sull’orlo di un’avventura molto brutta”, ha spiegato.