Riecco Piero Marrazzo ospite a sorpresa della festa regionale dell’Italia dei Valori, a Roma. L’ex governatore del Lazio afferra il microfono. “Mi sono dimesso dalla politica ma non posso dimettermi dalla vita, dalla scena pubblica”.
E’ un caso più unico che raro quello di Marrazzo, considerati i tempi che corrono e i vizi del potere: un uomo di palazzo, un uomo di potere, che paga e rinuncia alla carriera. Marrazzo ha pagato per le sue trasgressioni, le sue debolezze. Unico nel genere, si è rinchiuso nel monastero dei monaci di Montecassino ed è sparito.
Ne parla con apparente tranquillità: “Ho pagato perché ho sbagliato. Ho chiesto scusa anzitutto alla mia famiglia, alle mie due figlie, agli amici. Ho scelto di rinunciare alla politica, non voglio rinunciare più alla vita”.
E sul palco assieme a lui, il nemico di un tempo, il suo predecessore alla regione Lazio Francesco Storace che, usò qualsiasi mezzo per metterlo fuori gioco.
“Ho sbagliato e l’unica cosa che potevo fare era di dimettermi”, dice Marrazzo. E Storace di rimando: “Hai pagato pure troppo e ora basta polemiche pubbliche, poi ognuno è libero di fare le proprie riflessioni”.