L’aula della Camera ha bocciato ieri l’articolo 1 della legge comunitaria, e dopo una lunga riunione del comitato dei nove che ha sancito la mancanza di un’intesa tra maggioranza e opposizione su come proseguire i lavori, il provvedimento è stato rinviato ad altra seduta.
Governo e maggioranza sono stati battuti alla Camera per otto voti di scarto: 270 i voti contrari dell’opposizione e 262 quelli favorevoli della maggioranza, alla vigilia del voto cruciale sulla manovra correttiva. Ventisette deputati del Pdl ma anche sei del gruppo dei Responsabili e almeno quattro del gruppo misto riconducibili alla maggioranza, due soli della Lega nord: sono gli assenti che hanno fatto mancare il loro voto. Tra quanti hanno “bucato” il voto, nomi di peso come il coordinatore Denis Verdini, l’ex ministro Claudio Scajola, il legale di fiducia del premier Niccolò Ghedini, il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, Mario Valducci leader dei “Club della Libertà”.
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