Fase 2, prima le imprese e poi i cittadini. Ma in cosa consiste veramente la fase 2? Scopriamo tutti i dettagli
I dati sui contagi da Coronavirus in Italia sono in graduale miglioramento, per questo il governo pensa a come avviare la fase due. Stiamo parlando di un periodo in cui gli italiani torneranno ad avere delle libertà , ma dovranno ancora convivere con regole contro la diffusione del virus.
Cerchiamo di capire meglio quando inizierà la fase due e come sarà per gli italiani, in relazione ai comportamenti da tenere.
Ipotesi fase 2 coronavirus
Dopo un lungo periodo di forti restrizioni alla libertà degli italiani, il governo si appresta a dare il via alla cosiddetta fase 2. Come riporta il corriere.it, una delle ipotesi per l’inizio di questa nuova fase, è la data del 4 maggio.
Quindi ad inizio maggio le regole a cui siamo attualmente sottoposti potrebbero cambiare di poco. Attenzione però, cambiare non significa che non ci saranno regole da seguire in modo scrupoloso. Infatti, se è vero che ci sarà un ripartenza rispetto all’attuale quarantena, è altrettanto vero che ci saranno nuovi obblighi a cui attenersi. Come ad esempio l’uso di guanti e mascherine, da indossare per i cittadini quando entrano in contatto con altre persone.
Per stabilire esattamente quali saranno queste regole il governo sta elaborando un programma, con il contributo di esperti di modelli organizzativi del lavoro, sociologi e psicologi. In questo modo si cerca di garantire sia la tutela della salute che la tenuta economica e psicologica del paese, che altrimenti sarebbe a rischio.
L’esecutivo Conte valuta dunque diverse ipotesi, fra cui anche l’attuazione di strategie di ripartenza diverse per imprese e cittadini.
Fase 2 governo
Il governo è ormai convinto che sia arrivato il momento di mettere a punto la fase 2 e riaccendere il motore dell’economia italiana.
Come scritto su Il Sole 24 ore, la volontà è quella di avviare la fase 2 con due step. Il primo attinente piccole aperture di attività produttive, mentre il secondo interesserebbe una variazione delle misure per spostamenti e uscite dei cittadini.
Se la curva dei contagi dovesse continuare a scendere, una prima riaperture potrebbe esserci già a metà aprile per le imprese. Essa riguarderebbe le filiere produttive in cui si può garantire il distanziamento tra i lavoratori, ad esempio i settori manifatturieri come la meccanica, l’edilizia e in parte il commercio. Un’altra possibilità per le attività , riguarda la ripartenza diversificata per aree geografiche. Dando priorità alle aziende situate in regioni in cui il coronavirus ha causato meno contagi.
Per quanto riguarda invece l’allentamento delle misure restrittive alle persone, il governo potrebbe deciderlo dal 4 maggio. In questo caso andrebbero comunque rispettate la distanza di un metro dalle persone e l’uso delle mascherine in presenza di altre persone.
Per i cittadini, almeno inizialmente potrebbero esserci delle differenze in base all’età , con gli anziani e le persone più fragili che rimarrebbero sotto tutela.
In cosa consiste la fase 2
La fase 2 consiste in nuove regole da adottare per i cittadini, che torneranno a uscire di casa liberamente, ma dovranno convivere con il covid-19 e mantenere le regole.
Sicuramente in questa nuova fase torneranno in attività le aziende, le imprese e gli studi professionali. Bisognerà garantire una presenza minima negli uffici, per questo sarà necessaria la presenza alternata sul posto di lavoro, con turni divisi per orario o fasce. Senza dimenticare il rafforzamento dell’uso dello smartworking, laddove possibile.
Un discorso simile dovrebbe valere per tutte le tipologie di negozi che prevedono la presenza di clientela. Quindi, come accade ora nei supermercati e nelle farmacie, per entrare nei negozi bisognerà prima mettersi in coda. Mentre per i parrucchieri o i centri estetici, sarà necessario prenotare, così facendo all’interno del salone ci saranno solo due persone: cliente e lavoratore.
Vedi anche: Quando riaprono i parrucchieri
A livello personale resteranno vietati gli assembramenti, il mantenimento delle distanze e l’utilizzo di precauzioni igieniche.
Italiani niente uscite e passeggiate fino a maggio
Per gli italiani dunque cambierà poco nell’immediato, ossia dovranno continuare a rispettare le regole imposte dal governo. Nelle prossime settimane non sarà possibile circolare liberamente e spostarsi nei giorni festivi.
Ad esempio le regioni si stanno attrezzando sui controlli relativi al ponte del 25 aprile, per prevenire spostamenti verso le località di mare o turistiche. Come scrive il giornale.it, Attilio Fontana, governatore della Lombardia, ha annunciato un finanziamento di circa mezzo milione di euro per le polizie locali. Così facendo conta di ottenere un aumento dei controlli, specie nelle zone in prossimità delle autostrade, evitando così che le persone si muovano.
Neppure le uscite e le passeggiate in giro per la propria città o il paese saranno consentine, nei restanti giorni di aprile. Fino a maggio sarà ancora necessario rispettare le attuali restrizioni per quanto riguarda le persone, per non vanificare gli sforzi fatti fino ad ora. Solo così potremmo progredire verso un lento ritorno alla normalità , ovvero l’arrivo della cosiddetta fase tre, che tutti ci auguriamo avvenga il prima possibile.
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web