Sale a 13 il numero dei corpi delle vittime del naufragio della nave Costa Concordia che al momento sono stati recuperati, e 23 sono ancora le persone ufficialmente disperse e che risultano dagli elenchi di bordo di quella crociera, ma, nel frattempo la Concordia diventa la “nave dei misteri”. Delle vittime recuperate, 8 sono state identificate, 4 quelle ancora da identificare, per un totale di 12, mentre quanto alla 13ma vittima recuperata potrebbe forse essere una ungherese che però almeno per ora non risulta nella lista delle persone imbarcatesi. “A bordo della Costa Concordia potrebbero essere persone non reclamate, perchĂ© clandestine”, ha detto oggi il capo dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli e neo commissario delegato all’emergenza nel suo briefing quotidiano all’Isola del Giglio.
Questa dichiarazione va ad aggiungersi all’ipotesi che la scatola nera della Costa sia illegibile perchĂ© rotta. Ipotesi “inverosimile” secondo il commissario di bordo della ‘Costa Concordia’, Manrico Giampedroni, che all’AGI ha dichiarato quello che pensa delle voci ed indiscrezioni giornalistiche secondo cui la scatola nera della nave recuperata abbia subito nel naufragio dei danni tali da rendere difficile, se non impossibile la sua decrittazione. Danni che impedirebbero di portare chiarezza e punti fermi nell’inchiesta giudiziaria sulla tragedia avvenuta la sera di di venerdì 13 in prossimitĂ dell’Isola del Giglio. “L’apparecchiatura – spiega Giampedroni – è collocata oltre la plancia di comando e quindi è ancor piĂą protetta. Viene da chiedersi cosa si dovrebbe allora pensare delle scatole nere degli aerei che precipitano da migliaia di metri di altezza e dopo un impatto di grande rilevanza o anche quando ci sono esplosioni…”.
Questa dichiarazione va ad aggiungersi all’ipotesi che la scatola nera della Costa sia illegibile perchĂ© rotta. Ipotesi “inverosimile” secondo il commissario di bordo della ‘Costa Concordia’, Manrico Giampedroni, che all’AGI ha dichiarato quello che pensa delle voci ed indiscrezioni giornalistiche secondo cui la scatola nera della nave recuperata abbia subito nel naufragio dei danni tali da rendere difficile, se non impossibile la sua decrittazione. Danni che impedirebbero di portare chiarezza e punti fermi nell’inchiesta giudiziaria sulla tragedia avvenuta la sera di di venerdì 13 in prossimitĂ dell’Isola del Giglio. “L’apparecchiatura – spiega Giampedroni – è collocata oltre la plancia di comando e quindi è ancor piĂą protetta. Viene da chiedersi cosa si dovrebbe allora pensare delle scatole nere degli aerei che precipitano da migliaia di metri di altezza e dopo un impatto di grande rilevanza o anche quando ci sono esplosioni…”.
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