Cosa ha fatto il governo del cambiamento nel suo primo anno? Quali misure sono state prese e cosa succederà in futuro?
Dopo oltre un anno di governo si può fare un primo bilancio sul cosiddetto governo Conte che però tutti, per ovvi motivi, preferiscono chiamare “governo Salvini Di Maio”.
Che cosa ha fatto il governo finora? Ha mantenuto le promesse?
La risposta breve la diciamo subito ed è piuttosto ovvia: no, non le ha mantenute. Ma quasi nessun governo lo fa, inutile prenderci in giro. Certo, questo nasceva addirittura da un contratto di governo, cioè una serie di provvedimenti che avrebbero dovuto prendere in comune accordo.
Ma come si era capito da subito il contratto era condiviso solo in apparenza, dato che sono numerosi i punti nei quali i due schieramenti hanno posizioni praticamente opposte: pensiamo alla questione TAV, tanto per citarne una.
Il governo soap opera
In realtà questo anno è stato caratterizzato da continui litigi e rappacificamenti che hanno trasformato i telegiornali italiani simili a soap-opera che ogni giorno ci informano sulle evoluzioni nel rapporto tra i due vice-premier. A questo aggiungiamo la battaglia social, portata avanti soprattutto da Salvini, che ha reso ancora più complicato capire cosa facciano veramente e dividere la reale attività di governo dalla semplice propaganda.
Il consenso elettorale nel frattempo si è capovolto: la Lega, da terzo partito (ricordiamo sempre che il 4 marzo 2018 arrivò dietro il PD) è diventato il primo partito, nonché il più antico attualmente sul campo. Il Movimento 5 Stelle ha perso elettori ed elettrici e soprattutto “peso” all’interno del suo stesso governo.
Di cosa si è occupato il governo nel primo anno
I temi più dibattuti in questo anno di governo sono stati: pensioni, immigrazione, sicurezza e… stop.
Vorremmo continuare l’elenco parlando di lavoro, sanità , istruzione, ambiente, inquinamento, dissesto idrogeologico, lotta alla criminalità organizzata, riduzione della spesa pubblica, politiche per uno sviluppo sostenibile, aumento dei diritti civili, lotta alle diseguaglianze economiche e sociali, politiche per la parità di genere e così via, ma attualmente sembrano tutti temi in secondo piano. Purtroppo.
Ma dunque, in concreto, cosa è stato fatto finora, al di là delle numerose sparate che di solito durano qualche ora o al massimo qualche giorno? Che cosa ha fatto il governo dalle elezioni ad oggi?
Cos’ha fatto il governo Di Maio
Il primo punto segnato, quello forse più popolare, è senza dubbio il Reddito di Cittadinanza, fortemente voluto da Luigi Di Maio. Criticato e contestato, di fatto il Reddito ora c’è – anche se non sappiamo per quanto – e dunque va messo nella lista delle promesse mantenute.
Sempre tra le misure targate 5 Stelle possiamo metterci le Norme a tutela dei truffati dalle banche, la Rottamazione cartelle esattoriali Ter, la cosidetta “Legge Spazzacorrotti”, la Regolamentazione del gioco d’azzardo e il taglio dei parlamentari: tutti temi bandiera del Movimento fin dalle sue origini.
Cos’ha fatto il governo Salvini
Matteo Salvini si vanta molto del suo contrasto all’immigrazione, uno degli storici cavalli di battaglia leghisti (un tempo era il secessionismo e poi il federalismo, ma oggi non se ne parla più) che l’ha visto protagonista di scelte contestate da più fronti, da alcuni definite perfino “inumane”, ma tutto sommato in linea con il lavoro del precedente ministro Minniti.
La sua guerra alle ong che salvano i migranti è soprattutto una guerra mediatica, fatta di frasi ad effetto, accuse infondate, utilizzo furbo dei numeri e gesti eclatanti. Di fatto gli sbarchi continuano ma sono diminuiti, come già capitava con il precedente governo.
Dunque nessun cambiamento concreto può essere intestato all’attuale ministro. In più, alle riunioni del Consiglio dell’Unione Europea, dove i ministri dell’Interno dell’Unione discutono di immigrazione, terrorismo e criminalità , Salvini ha presenziato solo una volta su sette. Una scelta curiosa dato che è proprio la sede europea dove si discutono e si risolvono questi problemi a cui lui sembra tenere particolarmente.
Nella sua lista delle cose fatte possiamo mettere il Decreto Sicurezza e immigrazione bis. E anche la Riforma della legittima difesa, entrambe due misure molto criticate. Sempre di area leghista la cosiddetta Flat Tax, la Quota 100 e l’aumento dei Fondi per la sicurezza urbana.
Vedi anche: Quanto guadagna Matteo Salvini? Stipendio e reddito 2019
Governo 2019: chi ha segnato più punti?
In pratica la partita tra i due governi, cioè quello Di Maio e quello Salvini, finora si è giocata tra chi riusciva a segnare più punti nella lista delle promesse mantenute, soprattutto quelle molto sentite dai rispettivi elettorati di riferimento. Se dovessimo segnare i punti forse la Lega è leggermente in vantaggio, anche grazie al maggior peso politico reale che ha nel governo attuale.
Ma, come già detto, se contiamo le misure reali e realmente efficaci, le vere riforme, spogliandole del tutto della propaganda e della narrazione mediatica di entrambe le sponde, di concreto resta veramente poco.
Il governo del cambiamento non ha cambiato poi tanto la situazione di milioni di italiani e di italiane rispetto a prima. Ma soprattutto: le misure prese quanto costano ora e quanto costeranno al futuro dell’Italia? Se infatti a questo bilancio aggiungiamo il problema deficit e i continui aggiustamenti per scongiurare la procedura di infrazione da parte dell’Europa, la situazione non è rosea.
Certe misure sono state prese – o si tenta di prenderle: sono ancora tante quelle attualmente in discussione – nonostante potrebbero mettere seriamente a rischio la tenuta dell’Italia, come segnalato più volte dall’Europa. Ma questo non sembra preoccupare troppo l’attuale governo, impegnato soprattutto nel mantenere un forte consenso.
Il governo in eterna campagna elettorale
Infatti, come notato da molti osservatori e commentatori, di fatto la campagna elettorale non è mai finita. Dunque questo “governo del cambiamento”, come si era autodefinito, in questo primo anno si è concentrato soprattutto sul mantenere il consenso e il potere acquisito, in vista di una futura spartizione di potere (o chiamatele “elezioni”, se preferite) che probabilmente vedrebbe vincente la Lega di Salvini.
Ma non è detto: come sappiamo in Italia il voto è molto volatile, si può salire molto in fretta e altrettanto velocemente scendere giù. In tanti ricordano che fino a pochi anni fa il vero “Matteo” era un altro, un certo Renzi, che alle europee prese addirittura il 40% e prometteva di rottamare tutto e tutti e rivoluzionare l’Italia. Eppure oggi la presenza e il peso politico di Renzi è ridotto quasi a zero.
Vedi anche: Qual è il futuro di Di Maio?
Allo stesso modo, anche per il governo attuale le carte in tavola potrebbero cambiare molto velocemente e la domanda praticamente quotidiana è: quanto durerà ? Cosa succederà all’Italia in futuro?
Tutto è possibile, staremo a vedere. Nella speranza che quel poco che di buono è stato fatto effettivamente funzioni, che le condizioni dei cittadini e delle cittadine e delle imprese italiane migliorino. Ma anche che non ci siano più uomini, donne e bambini morti nel nostro Mediterraneo, e che più che al consenso e “ai like” (per citare la conferenza stampa del vero premier, Giuseppe Conte) i ministri pensino al bene del Paese.