Congiunti era stata la parola usata dal presidente del Consiglio Conte nel DPCM del 26 aprile. Ecco ora i chiarimenti su chi sono i “congiunti”: fidanzati, partner conviventi e affetti stabili.
Se i fidanzati possono vedersi o no è una delle domande che si sono fatti milioni di italiani e italiane. Finalmente, dopo la confusione generata dall’utilizzo del termine “congiunti”, ecco i chiarimenti del governo, con le faq pubblicate sul sito ufficiale prima del 4 maggio. Ecco cosa si legge sul passaggio riguardante gli spostamenti per vedere e visitare parenti e fidanzati:
Chi sono i congiunti con cui è consentito incontrarsi, secondo l’articolo 1, comma 1, lettera a), del Dpcm del 26 aprile 2020?
L’ambito cui può riferirsi la dizione “congiunti” può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile.
Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).
Quindi sì, si possono vedere i fidanzati
Così si legge nelle faq sulla Fase 2 per quanto riguarda le misure prese dal governo dal 4 maggio. Dunque nella definizione di congiunti rientrano tutti i parenti, coniugi compresi, ma anche i partner conviventi, le unioni civili e le persone “legate da uno stabile legame affettivo”.
Quest’ultima categoria è difficilmente dimostrabile e vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni. Nel modulo di autocertificazione forse sarà necessario indicare esclusivamente che lo spostamento è giustificato perché si va a trovare un “congiunto”.
A questi chiarimenti pubblicati dal governo seguiranno probabilmente ulteriori chiarimenti, o meglio un maggiore approfondimento, per spiegare meglio a cittadini e cittadine quali saranno le modalità di autocertificazione per dimostrare che si tratti di “uno stabile legame affettivo”. Seguiranno aggiornamenti.
Vedi anche: Cosa si può fare dal 4 maggio
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