Scivolone verbale di Franco Battiato al Parlamento Europeo, dove, durante una conferenza nella quale si illustrava il programma dell’assessorato al Turismo della Regione Sicilia, che lui presiede, parlando dei politici italiani, ha testualmente detto: ”Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. E’ una cosa inaccettabile”. Secondo il cantante assessore, sarebbe meglio che ”aprissero un casino”.
Le parole di Battiato hanno scatenato un putiferio, con successive prese di posizioni e reazioni istituzionali, dalla presidente della Camera Boldrini, al presidente del Senato Grasso, al ministro delle pari opportunità Fornero. A queste si è aggiunta anche la voce di alcuni parlamentari tra cui quella di Alessandra Mussolini del Pdl che ha chiesto al presidente del Senato le dimissioni di Battiato in qualità di assessore alla Regione Sicilia, di Luigi Zanda del Pd che ha detto che: “il Parlamento é sempre stato il cuore della nostra democrazia e non possiamo permettere che venga trattato in questo modo” e di Linda Lanzillotta che ha protestato per le “parole irresponsabili di una persona che più degnamente potrebbe tornare a fare il cantante”.
A queste veementi e forse inattese reazioni, ha replicato in serata Battiato:”Prendo atto con dispiacere che la mia frase, che ovviamente si riferiva a passate esperienze politiche caratterizzate da una logica da mercimonio offensiva della dignità delle donne, sia stato travisata e interpretata come una offesa al Parlamento attuale, per il quale ho stima, o per le donne. Era evidente che il riferimento era a passate stagioni parlamentari che ogni italiano di buon senso vuole dimenticare. Stagioni – aggiunge – caratterizzate dal malaffare politico, dal disprezzo per le donne e per il bene pubblico. Dispiace, altresì, prendere atto che dopo un’ora e mezza di conferenza in cui abbiamo raccontato quello che stiamo facendo per ridare dignità e speranza alla Sicilia, sia passata una
singola frase che ovviamente non poteva essere riferibile all’attualità ”.