Don Andrea Gallo, 84 anni, è morto ieri alle 17:45, nel suo letto della Comunità da lui fondata. Lo ha comunicato il portavoce della Comunità di San Benedetto al Porto, Domenico Chionetti.
Le sue condizioni, dopo un lieve miglioramento due giorni fa, si erano improvvisamente aggravate e il cuore, forte in tante occasioni, questa volta ha ceduto.
Tantissimi i messaggi sui social network, tra cui quelli di: Nichi Vendola, Laura Puppato, Fiorella Mannoia, Piero Pelù.
Nato a Genova il 18 luglio del 1928, don Andrea Gallo entrò nel 1948 nel noviziato di Varazze, poi proseguì a Roma i suoi studi filosofici. Quindi missioni in Brasile, a San Paolo, dove compì studi teologici, poi cappellano militare sulla nave scuola Garaventa, riformatorio per minori. Fino a fondare, nel 1975, la comunità di San Benedetto al porto, ”aperta a tutti gli ultimi del mondo” diceva solitamente.
L’elezione di Papa Francesco è stata per lui una piacevole novità , tanto che in un libro che stava scrivendo dice: ”Ora è arrivato papa Francesco a farci sperare di nuovo in una Chiesa dei poveri. Un sollievo dopo tanta pena. Sapranno i cattolici accogliere l’invito inequivocabile e sofferto a un rinnovamento radicale per ritornare a essere ‘Lumen gentium, ‘luce delle genti’, un popolo di Dio in cammino per annunciare il Vangelo di liberazione per tutti, con il sostegno dello Spirito del Cristo risorto e vivo? Con l’elezione di Francesco tutto è possibile.
I primi segnali sono di rottura con il passato e con un’idea di Chiesa arroccata e chiusa in se stessa. Le questioni che il nuovo papa dovrà affrontare sono tante e gravi”. Quattro secondo don Gallo le ”parole chiavi” per ”il cammino di Francesco”: ”La prima parola è ‘partecipazione attiva’.
La seconda parola è ‘sinodalità ”. Mi auguro che la Chiesa diventi un cantiere aperto. La terza parola è ‘ascolto’: dei precetti, da assimilare, proclamare, studiare, approfondire. La quarta è ‘dialogo”’