Nella conferenza stampa dopo il pranzo di lavoro con il presidente Jose’ Manuel Barroso, in una giornata che lo ha visto incassare la fiducia della Ue, il primo ministro Mario Monti ai giornalisti presenti ha detto: “grazie al consenso più ampio e al clima meno conflittuale” rispetto a quello del governo precedente, “credo che potremo andare avanti più incisivamente per quanto riguarda le riforme strutturali”. “Credo che potremo andare a fondo – ha detto con un lapsus il premier, che si e’ subito corretto sorridendo – fino in fondo, incisivamente, per quanto riguarda le riforme strutturali”.
C’e’ “piena sintonia con quello che l’Europa ci chiede”, ha precisato Monti. E “le cose che l’Europa ci chiede – ha aggiunto – e’ un peccato che ce le siamo lasciate chiedere dall’Europa perche’ sono le cose che servono all’Italia, ai nostri figli e nipoti”.
Da parte sua, il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy si e’ dichiarato “felice” che Monti “presenterà molto presto le misure” basate sui tre pilastri del “consolidamento fiscale, della crescita economica e dell’equità sociale”. Lo ha detto al termine dell’incontro bilaterale con il premier italiano: “Ho piena fiducia nella capacità di Monti di attuare un programma ambizioso”, importante “non solo per l’Italia ma per l’intera Eurozona”.
L’Italia “deve continuare a fare sforzi per guadagnare più fiducia degli investitori perche’ ci sono ancora preoccupazioni considerando l’evoluzione degli spread”, ha sottolineato il presidente della Commissione europea, Jose’ Manuel Barroso, nel corso della conferenza stampa con Monti. Secondo Barroso, il problema di “credibilita’ e fiducia non e’ un discorso di opinione o di giudizio morale ma e’ la misura della fiducia che i mercati hanno o meno nei riguardi un paese e del suo debito sovrano”. “La situazione dell’Italia rimane difficile – ha spiegato il presidente della commissione europea – e per questo credo che questo governo abbia una responsabilità storica e credo sia una sfida immensa”.
Nei mercati finanziari, ha proseguito, “nessuno si aspetta miracoli ma si tratta di uno sforzo continuo, costante. Non mi aspettavo un cambiamento magico a causa di due o tre annunci: non è una corsa sprint, veloce ma è una maratona. Ci vuole uno sforzo costante da parte dei paesi più esposti che non godono della fiducia dei mercati, che devono conseguire il consolidamento finanziario”.
Tuttavia, ha osservato infine Barroso, “non serve solo il consolidamento finanziario ma anche riforme strutturali per creare aspettativa di crescita. Tutto questo richiederà tempo, non si può cambiare la percezione dei mercati da un giorno all’altro”.
C’e’ “piena sintonia con quello che l’Europa ci chiede”, ha precisato Monti. E “le cose che l’Europa ci chiede – ha aggiunto – e’ un peccato che ce le siamo lasciate chiedere dall’Europa perche’ sono le cose che servono all’Italia, ai nostri figli e nipoti”.
Da parte sua, il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy si e’ dichiarato “felice” che Monti “presenterà molto presto le misure” basate sui tre pilastri del “consolidamento fiscale, della crescita economica e dell’equità sociale”. Lo ha detto al termine dell’incontro bilaterale con il premier italiano: “Ho piena fiducia nella capacità di Monti di attuare un programma ambizioso”, importante “non solo per l’Italia ma per l’intera Eurozona”.
L’Italia “deve continuare a fare sforzi per guadagnare più fiducia degli investitori perche’ ci sono ancora preoccupazioni considerando l’evoluzione degli spread”, ha sottolineato il presidente della Commissione europea, Jose’ Manuel Barroso, nel corso della conferenza stampa con Monti. Secondo Barroso, il problema di “credibilita’ e fiducia non e’ un discorso di opinione o di giudizio morale ma e’ la misura della fiducia che i mercati hanno o meno nei riguardi un paese e del suo debito sovrano”. “La situazione dell’Italia rimane difficile – ha spiegato il presidente della commissione europea – e per questo credo che questo governo abbia una responsabilità storica e credo sia una sfida immensa”.
Nei mercati finanziari, ha proseguito, “nessuno si aspetta miracoli ma si tratta di uno sforzo continuo, costante. Non mi aspettavo un cambiamento magico a causa di due o tre annunci: non è una corsa sprint, veloce ma è una maratona. Ci vuole uno sforzo costante da parte dei paesi più esposti che non godono della fiducia dei mercati, che devono conseguire il consolidamento finanziario”.
Tuttavia, ha osservato infine Barroso, “non serve solo il consolidamento finanziario ma anche riforme strutturali per creare aspettativa di crescita. Tutto questo richiederà tempo, non si può cambiare la percezione dei mercati da un giorno all’altro”.