Libia – I fgli di Gheddafi pronti pronti per una soluzione diplomatica
Saif e Saadi Gheddafi hanno avanzato una proposta che potrebbe comportare il ritiro dalla scena di Muammar Gheddafi. La transizione sarebbe guidata dallo stesso Saif al Islam, con il consenso del padre. Anche il premier greco Georges Papandreou, che ieri ha incontrato un inviato di Tripoli, ha confermato che il colonnello “cerca una soluzione” al conflitto in Libia. 
Saif avrebbe già avuto una serie di incontri con funzionari britannici, francesi, americani e italiani per discutere l’ipotesi di sostituire il padre per un periodo di transizione di due e tre anni, garantendo in cambio il cessate il fuoco e l’avvio di negoziati con i ribelli. 

Il Nyt ricorda che Saif e Saaid sono ritenuti i figli del colonnello più aperti all’Occidente, rispetto invece a Khamis e Mutassim, considerati più intransigenti. 

Le trattative sono ancora nella fase iniziale e bisogna considerare che la posizione iniziale dei ribelli di Bengasi è contro qualsiasi ruolo politico della famiglia Gheddafi nel futuro della Libia.
Costa D’Avorio: Nuovi massacri in atto – Un migliaio di persone risultano morte o disperse nella località ivoriana di Duekoué, in seguito a un “massacro avvenuto fra domenica e martedì”: lo ha reso noto l’ong Caritas che denuncia il rapido peggioramento della situazione. Intanto l’esercito francese ha preso oggi il controllo dell’aeroporto di Abidjan, mentre continuano a infuriare i combattimenti nella città intorno agli ultimi bastioni del presidente uscente, Laurent Gbagbo, al potere dal 2000, che non ha però ancora deciso di mollare. L’offensiva del presidente riconosciuto dalla comunità internazionale, Alassane Ouattara, gli ha permesso di prendere il controllo di quasi tutto il Paese, ma si è accompagnata a massacri, con bilanci che parlano di almeno 800 morti. Intanto Nicolas Sarkozy ha convocato una riunione sulla Costa d’Avorio con il ministro della Difesa e il capo di Stato maggiore.
Giappone: Fallito il blocco dell’acqua radioattiva – L’incessante lavoro dei tecnici, per arrestare la perdita di acqua radioattiva dal reattore numero due della centrale nucleare di Fukushima, è risultato senza esito.

 I tecnici hanno riempito il pozzetto di cemento ma non sono riusciti ad asciugarlo completamente: il passo successivo è stato quello di iniettare un polimero altamente assorbente nelle tubazioni che collegano il pozzo al resto del reattore. L’acqua radioattiva intanto, si disperde velocemente in mare. Nel frattempo, secondo la Banca del Giappone, le grandi imprese manifatturiere giapponesi sono pessimiste sui prossimi mesi, a causa delle conseguenze economiche del sisma. I dati pubblicati oggi hanno registrato una flessione di due punti riguardo le prospettive per il trimestre da aprile a giugno. Prima del terremoto, le società avevano fatto registrare un +3 di fiducia.
Egitto: Mubarak sarebbe in Germania – Secondo Al Jazeera, l’ex presidente egiziano Hosni Mubarak avrebbe lasciato Sharm el Sheikh per la Germania. Il Consiglio dei militari che ha preso il potere in Egitto – ufficialmente per un periodo di transizione – ha smentito la partenza di Mubarak.

 In febbraio, il settimanale tedesco Der Spiegel aveva parlato di un viaggio in Germania per motivi di salute come un piano per assicurare a Mubarak, per anni fedele alleato statunitense, una exit strategy. Ciò provocherebbe forte risentimento in Egitto, dove molti vogliono vedere l’ex rais sotto processo. 

L’Egitto dovrebbe tenere elezioni parlamentari in settembre, mentre non c’è ancora una data per le elezioni presidenziali. Anche le aborrite leggi d’emergenza non sono ancora state revocate, sebbene il Consiglio supremo abbiamo promesso di revocarle prima delle elezioni legislative.
di Redazione
4 aprile 2011