Dopo sei anni di indagini, veleni, sospetti, il tribunale di Tivoli ha stabilito ieri che non ci furono abusi sessuali sui circa 20 bimbi della scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio. Assolti quindi i cinque imputati: le maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e Patrizia Del Meglio, nonché dell’autore tv Gianfranco Scancarello, marito della Del Meglio, e la bidella Cristina Lunerti.
Nei loro confronti le accuse erano pesantissime: violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza. Tutti commessi con sevizie e crudeltà . Per i cinque imputati, il pubblico ministero, Marco Mansi, aveva chiesto la condanna a 12 anni di reclusione. Dopo sei anni di indagini e processo, oggi è stato quindi messo un primo punto sul caso di Rignano Flaminio, a loro favore anche una perizia dei carabinieri del Ris: le tracce biologiche rilevate su circa 130 peluches e su un pelo trovato nell’auto di una maestra, non appartenevano a nessuno dei 20 bambini ritenuti abusati. Ad ogni modo non è ancor detta la parola fine perché i genitori dei bambini costituitisi parte civile hanno già annunciato che non intendono rassegnarsi a quella che considerano una “ingiustizia” e che la loro “battaglia” proseguirà in appello.
Rabbiosa la reazione dei genitori presenti, urla contro i giudici, slogan del tipo “tribunale di m…”, calci e pugni contro una porta, poca voglia di parlare e anche qualche insulto ai giornalisti. Ne ha fatto le spese un operatore di Porta a Porta, al quale un genitore, dopo averlo apostrofato con parole offensive, ha tentato di buttare in terra la telecamera. L’operatore, per salvare l’apparecchiatura, si è fatto male ad una spalla e ad una mano.