Recentemente Bill Gates ha dichiarato che darà metà dei suoi beni in opere di beneficenza e contemporaneamente ha invitato molti paperoni mondiali a seguirlo su questa strada. Al momento sessanta ultra ricchi si dimostrati disponibili, tra questi Azim Premji, tycoon indiano, indicato da Forbes come la 29esima persona più ricca al mondo, che ha deciso di dare buona parte dei suoi beni per aiutare i ragazzini analfabeti dell’India. Il magnate ha costituito un fondo di 2 miliardi di dollari, destinato a migliorare la qualità generale dell’insegnamento in un Paese dove 400 milioni di ragazzi hanno meno di 14 anni, e il 40% di loro non sa leggere né scrivere. «Crediamo che una buona educazione sia cruciale per costruire una società più equa, umana e sostenibile – ha scritto Premji – Vogliamo contribuire al miglioramento della scolarità in India, e quindi a realizzare un Paese migliore».
 Azim Premji, proprietario del colosso Wipro Tecnhologies, specializzato in software, è noto per avere uno stile di vita frugale e per essere attento al prossimo.
Nonostante un patrimonio personale di 17 miliardi di dollari, viaggia su una Toyota che guida da solo e vola in economy; rifugge gli hotel di lusso e si racconta che al pranzo di matrimonio del figlio abbia aiutato i camerieri.
8 febbraio 2011
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Io penso che Bill Gates sia un uomo molto umile e modesto… la pubblicità fa solo parte del suo essere famoso!
Alla fine è sempre così: questi uomini guadagnano bidonate di dollari e poi quando fanno beneficenza diventa quasi un caso mondiale! Insomma io non ce l’ho con Bill Gates, che tra i milionari vari è quello forse più generoso e umile, ma per gli altri…ci sarebbe davvero molto da dire!
In effetti neanche io ci vedo nulla di anormale, in fondo stiamo parlando di persone che hanno milioni di dollari in tasca, cosa meno normale è tutta la pubblicità che si fanno da soli, ma in fondo quando si tratta di buone cause, ben venga anche la pubblicità !
Sinceramente io non ci vedo niente di strano, in fondo il fatto che siano persone ricche non significa che non possano aiutare gli altri e soprattutti i più bisognosi, anzi dovrebbe essere una cosa normale e naturale!