Il sesso sul web dilaga tra gli adolescenti. Il 74% dei maschi e il 37% delle femmine ricorre alla rete per fare sesso, vedere sesso, sapere tutto sul sesso o cercare un partner. Una situazione preoccupante che spesso i genitori sottovalutano.
Il dato è emerso, a fine settembre, durante la presentazione del congresso nazionale del Sindacato pediatri di famiglia (Simpef), evidenziato dal sessuologo Maurizio Bini, direttore del Centro riproduzione e del Centro dell’Osservatorio nazionale sull’identità di genere, all’Ospedale Niguarda di Milano.
A spopolare tra i giovanissimi è soprattutto il ‘sexting’, ovvero il sesso via mms e mail. La parola nasce dalla fusione dei termini “sex” e “texting” ed è il nuovo trend degli adolescenti. E’, in poche parole, la moda di fotografarsi nudi o in pose provocanti, di nascosto dai genitori, e di inviare le immagini via mms o e-mail a partner o amici. Una tendenza che arriva dagli Stati Uniti dove, secondo un recente sondaggio on line, il 20% dei giovani tra i 16 e i 19 anni lo ha provato almeno una volta. Una pratica che si sta diffondendo velocemente, però, anche in Italia.
«Il 25% degli adolescenti che pratica il sexting, in maniera assolutamente irresponsabile per le conseguenze, invia le proprie immagini a più persone – spiega Maurizio Bini -. Un comportamento rischioso per lo sviluppo dell’identità sessuale, sia per il mittente che per il destinatario». Un’indagine sul fenomeno ha rivelato che il 20% dei giovani presi in esame ha inviato immagini provocanti, mentre a riceverle è stato il 40%.
Secondo i dati emersi dall’ultima indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, realizzata da Eurispes e Telefono azzurro, il 6,7% degli adolescenti italiani ha inviato sms o video a sfondo sessuale col proprio cellulare, mentre il 10,2% ne ha ricevuto almeno uno.
Lo scambio di foto osè viene visto dai giovani come un semplice gioco di provocazione, fatto per attirare l’attenzione di qualcuno o per dimostrare il proprio amore. Molti lo fanno per puro esibizionismo, per sentirsi accettati in una società in cui l’apparire, scoprendosi il più possibile, è ormai all’ordine del giorno.
E’ ancora più grave il fatto che la maggior parte dei ragazzi non è consapevole che sta scambiando materiale pedopornografico, aumentando così il rischio di venire in contatto con persone malintenzionate.
Il sexting praticato fra minorenni, inoltre, comporta anche conseguenze legali. I minori che producono e scambiano proprie immagini sessuali, anche se consapevoli e consenzienti, sono punibili per legge con l’accusa di pornografia minorile.
Quello che spesso i ragazzi però ignorano sono i rischi che si nascondono dietro al sexting. Quando una foto o un video vengono inviati, infatti, si perdono nell’oceano della rete e non è più possibile recuperarli né cancellarli. Il destinatario dell’immagine può a sua volta copiarla, condividerla con chiunque e pubblicarla on- line. Il tutto all’insaputa del protagonista della foto. Le immagini possono diventare anche strumenti per atti di cyberbullismo, con lo scopo di deridere, ferire e ridicolizzare il soggetto delle istantanee.
Ma cosa devono fare i genitori? Secondo gli esperti è fondamentale sapere come i figli utilizzano il computer. Se non avete confidenza con i mezzi informatici, fatevi aiutare da qualche amico o da un esperto. Inserite dei filtri nel computer, cosa non difficile perché le indicazioni si trovano in rete, in modo da bloccare i siti pornografici. Ma soprattutto è necessario educare i propri figli all’uso del computer secondo le regole della privacy, in modo da evitare di mandare in rete immagini imbarazzanti proprie o altrui che possono rapidamente raggiungere centinaia di persone.
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